Il contratto di mutuo, già dalla sua origine semantica, esprime un accordo in reciprocità dove le due parti si impegnano in uno scambio di denaro o beni fungibili.
Il termine leasing (dall’inglese to lease che significa affittare) indica un accordo di locazione finanziaria, secondo uno schema negoziale nuovo, che ha origine dalla tradizione anglosassone della common law.
Analizzare correttamente e in maniera preventiva i contratti di mutuo e di leasing, può evidenziare condizioni contrattuali scorrette o vessatorie, come ad esempio tassi usurari che si celano dietro interessi di mora molto elevati e che, se sommati al tasso ordinario, possono superare i limiti massimi consentiti dalla legge.
Per i contratti di leasing la verifica riguarda, oltre alla eventuale presenza di potenziali tassi usurari, l’esistenza di eventuali passaggi burocratici anomali, che in presenza di qualche dimenticanza documentale possono portare alla nullità del contratto stesso.
Dopo un’attenta analisi delle ricevute di pagamento e dei contratti sottoscritti con la banca o con la finanziaria, le eventuali azioni alle quali si può giungere sono:
- Annullamento del contratto
- Rinegoziazione e storno degli interessi indebitamente pagati
L’indagine peritale è altresì volta ad accertare le seguenti violazioni:
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Usura:
Conformemente alla legge 108/96 ed alle istruzioni di Banca d’Italia, nella perizia viene calcolato il TAEG del contratto per verificare se la banca ha praticato usura. Tutte le condizioni del contratto, purché possibili, vengono analizzate, in particolare si verifica:
- L’estinzione anticipata del finanziamento
- La mora pattuita e applicata
In caso di usura non sono dovuti interessi (art. 1815 c.c.).
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Trasparenza:
Conformemente al Testo Unico Bancario ed alle disposizioni di Banca d’Italia, nella perizia si verifica se la banca ha rispettato tutte le condizioni imposte dalle normative di trasparenza, in particolare:
- Corretta indicazione del TAEG (o ISC)
- Corretta indicazione dei tassi di interesse e di ogni altro prezzo e condizione praticati
In caso di mancato rispetto delle norme di trasparenza, gli interessi devono essere ricalcolati ad un tasso molto più basso, pari al minimo dei BOT (art. 117 TUB).
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Clausole vessatorie e indeterminate:
Oltre alla verifica del rispetto delle norme di usura e trasparenza, i contratti possono contenere clausole vessatorie, come per esempio il tasso floor, che può comportare un aggravio di costi a carico del cliente.
Inoltre nei contratti di Leasing è possibile riscontrare le seguenti anomalie scaturenti da:
- Verifica della corretta indicazione del Tasso Interno di Attualizzazione (Tasso Leasing), secondo quanto dettato dalle Norme di Trasparenza Bancaria
- Verifica delle clausole di indicizzazione che, lungi dall’essere connesse alla variabilità dei tassi nel tempo, sovente comportano costi occulti al cliente, fin dal primo canone
- Verifica delle clausole di risoluzione: di solito scritte in piccolo nei contratti, possono contenere costi nascosti, che possono anche sconfinare nell’usura